L’estate di Martino
splende il sole
di novembre
chi apre oggi
l’estate
del santo viaggiatore
forse è Greta pulzella
Martino
la tua spada
che taglia strada
agli ingordi e ai furfanti?
non aprono a nessuno
e si mangiano tutto
guarda come brucia
la Foresta
gli animali scappano
davanti a occhi indio
desolati
come stagni morenti
fiamme e fuoco
accendono le piazze
dove mancano pane
e rimedi
a due passi dal petrolio.
sale acre il fumo
le gole si infiammano
di rabbia
e il grido di madre-Terra
vola verso l’oceano
a cavallo delle nuvole
che altrove diluviano
l’angoscia
del mondo.
Dove hai gettato
Sapiens
l’altra metà del mantello..
lo raccoglierà
l’ultima gioventù
per sfidare l’ignavia greve
e le smunte illusioni
dei padri
e camminare ancora
fianco a fianco
a dividersi il pane
la fatica
e ogni infinitesima meta
che porta un
giorno dopo l’altro
un passo dopo l’altro?
Buen Camino,
ragazzi,
è tornato Martino.
Poesia di Francesca Benvegnù 11.11.2019