Sono ore complicate e decisive. Credo che non ci possiamo limitare ad osservare la crisi politica ma che sia compito nostro delineare quello che serve davvero al paese in nome e per conto delle persone che rappresentiamo.
Per questo penso ci sia l’assoluto bisogno di un governo con un serio programma di discontinuità rispetto al precedente, che guardi al lavoro e alle politiche sociali, che si occupi dei nostri giovani, della non autosufficienza, del finanziamento della sanità pubblica e di alleggerire le tasse per lavoratori e pensionati, che ricostruisca un clima di civiltà e di solidarietà dopo oltre un anno di odio e di razzismo.
Personalmente ritengo che non ci dobbiamo infilare nel giochino dei nomi ma lasciare tale decisione alla saggezza del Presidente della Repubblica.
