Dati, tabelle, grafici, percentuali. All’apparenza sembrano solo freddi numeri, ma decifrano realtà oggettive, situazioni e territori, elementi indispensabili da cui partire per un confronto con gli Enti Locali e le ULSS, per meglio analizzare bilanci e indirizzare risorse a tutela dei soggetti più deboli. In un termine riassuntivo, Contrattazione sociale, che rappresenta una delle pratiche qualificanti dello SPI CGIL. Di questo si è parlato nella Sala Airoldi della CGIL in via Ca’ Marcello a Mestre, in una iniziativa organizzata dallo SPI CGIL Metropolitano Venezia e dallo SPI Regionale Veneto, dal titolo Le Banche dati e come funzionano. Dalle Banche dati ai tavoli di negoziazione.
“E’ una riunione di formazione, sempre nel rispetto del distanziamento sociale e delle normative vigenti, che abbiamo programmato da tempo – sottolinea Daniele Tronco, Segretario generale SPI Metropolitano Venezia – proprio perché le Banche dati rappresentano una fonte preziosa e attendibile, per meglio organizzare la nostra attività sindacale nei confronti delle Amministrazioni Locali, con cui anche quest’anno – nonostante le limitazioni dovute alla Pandemia – abbiamo interloquito e stiamo continuando positivamente ad interloquire, al fine di trovare soluzioni comuni per la tutela e la difesa dei diritti dei pensionati e delle persone in difficoltà”.
“Le Banche dati sono tantissime e quando si ricerca un dato, deve essere un dato veritiero e affidabile – aggiunge Renato Bressan della Segreteria SPI Regionale Veneto – molte volte è la rete che fornisce i dati, ma è importante e necessario, che essi vengano estrapolati solo ed esclusivamente da siti istituzionali”.
La riunione sarà replicata al restante numero dei Segretari delle Leghe SPI Metropolitane, proprio per rispettare il vincolo del distanziamento sociale.