Un importante accordo è stato sottoscritto fra l’Amministrazione Comunale di Mira e lo Sportello Sociale SPI CGIL, allo scopo di fornire ai cittadini un significativo strumento per meglio orientarsi nella Rete dei Servizi proposta dall’Ente Locale.
Il Protocollo d’Intesa ha visto riuniti nella Sala Giunta del Municipio – quali fautori del percorso intrapreso – il sindaco di Mira, Marco Dori, l’assessora alle Politiche Sociali, Chiara Poppi, il segretario generale SPI CGIL Metropolitano Venezia, Daniele Tronco, Massimo Celegato, segretario Lega SPI Mira, Licia Barzan, responsabile provinciale SPI Progetto Sportello Sociale, nonché Siro Campagnaro, referente dello Sportello Sociale.
“Un’opportunità in più per cogliere bisogni e offrire risposte concrete, con cui il Sindacato, se necessario, spiega al cittadino di turno che per la sua problematica potrebbe trovare risposta o aiuto in uno dei tanti servizi attivati dal comune. Una proposta di allargamento di una rete sentinella sul territorio” – commenta il sindaco, Marco Dori.
L’assessora, Chiara Poppi ritiene altresì “…che questa iniziativa sia uno strumento fondamentale di analisi e collaborazione del tessuto sociale, che visibilmente sta cambiando negli ultimi anni. È necessario avere una visione aperta con tutte le persone e i soggetti del territorio che si occupano e sostengono le persone fragili e le nuove fragilità…”.
“Va ricordato – sottolinea il segretario del Sindacato dei Pensionati, Daniele Tronco – che lo Sportello Sociale, quale luogo di accoglienza, di supporto e di indirizzo ai bisogni delle persone, è un’attività dell’Osservatorio sui Bisogni Sociali non disgiunta da quella della Contrattazione Sociale, che vede impegnati i Segretari e i Collaboratori delle Leghe SPI territoriali nel rispondere al meglio alle richieste delle persone anziane – e non solo – che si rivolgono alle nostre Sedi”.
Per Massimo Celegato, segretario Lega SPI Mira, è – “Un tassello importante per la costruzione di una rete territoriale con gli attori sociali presenti nel territorio per sostenere le persone e le famiglie; analizzare congiuntamente le aree di necessità, anche in base alla lettura dei dati raccolti, al fine di proporre possibili azioni d’intervento; condividere le informazioni sulle prassi e sulle modalità di risposta ai bisogni dei cittadini; concordare eventuali nuove risposte, in modo coordinato, con percorsi da costruire”.
L’impegno dei firmatari è rivolto – nel prosieguo – all’incremento reciproco delle informazioni per meglio valutare i bisogni assistenziali alle famiglie e gli interventi già in atto, nonché allo stabilire una programmazione di incontri semestrali, per la rilevazione dei dati di accesso ai Servizi Socio-Assistenziali e per accrescere la tutela dei nuclei familiari fragili.