Le parole del cambiamento. La città che cura.

“Avrei voluto fare l’endocrinologo, ma dopo aver conosciuto Basaglia ho seguito un’altra strada”. Un esordio pregnante di significato, quello di Peppe Dall’Acqua, psichiatra e curatore della Collana 180 Archivio critico della salute mentale, intervenuto all’iniziativa Le parole del cambiamento – La città che cura, organizzata dallo SPI CGIL Metropolitano Venezia in collaborazione con il Festival dei Matti.
Il tempo inclemente ne ha solo modificato l’allocazione – l’iniziativa era infatti prevista all’Altana dei Diritti, al sesto piano della sede CGIL veneziana – ma non ha certo impedito – come sottolinea Daniele Tronco, Segretario generale SPI CGIL Metropolitano Venezia – “il confronto sul richiamo al tema basagliano, allargato alla sanità territoriale, alla cura , alle attuazione di strutture del Territorio, alla tutela delle persone, anche alla luce degli effetti del Covid 19”.
Tematiche ancora attualissime – a oltre 40 anni dalla nascita della Legge 180 – che i relatori – tra cui la psichiatra Maria Grazia Cogliati Dezza, Stefano Cecconi, del Dipartimento Socio Sanitario SPI nazionale e Gianfranco Rizzetto, curatore Festival dei Matti – hanno affrontato con la competenza di chi ha operato e opera sul campo, in un susseguirsi di analisi e proposte in merito.
Storie e testimonianze di azioni e buone pratiche, per un tema che dovrebbe vedere al centro dell’attenzione – nel territorio – il malato e non la malattia, considerando quindi la persona nel suo contesto abitativo, nonché la sua condizione familiare, sociale, culturale, economica, e non solo.

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