Il 24 novembre anche le pensionate e i pensionati dello SPI CGIL Metropolitano di Venezia erano in piazza, alla manifestazione organizzata per lo sciopero generale.
Le ragioni che ci hanno portato in così tanti, da ogni angolo della Provincia, a questa manifestazione, sono fondamentali.
Chi è in pensione non ha alcun modo di affrontare l’inflazione, se non la rivalutazione delle pensioni, che è incompleta e carente da troppi anni. Il Governo non fa cassa sulle pensioni, ma sulla vita di pensionate e pensionati che faticano a far quadrare i conti.
Allo stesso modo nulla viene fatto per risolvere il problema delle liste d’attesa nella sanità, che vede sempre più persone impossibilitate ad accedere alla sanità pubblica, di fronte a tempistiche insostenibilmente lunghe. La progressiva privatizzazione della sanità pubblica e l’aumento delle rette delle RSA rientrano nella grande silenzio del Governo, che in questa legge finanziaria non tiene conto di dati lampanti sulla situazione demografica e sui bisogni dei cittadini.
Eravamo in piazza anche per dire basta alle violenze e alle discriminazioni. Eravamo in piazza per Giulia e per tutte.
Questi sono alcuni dei motivi per cui il 24 novembre, accanto a lavoratrici, lavoratori, studentesse e studenti erano presenti centinaia di pensionate e pensionati dello SPI CGIL Venezia.