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…Diario di Bordo dal Giardino della Legalità!

⁉️Ma esiste veramente la mafia in Veneto? E che cosa ci faranno mai 26 ragazzi, provenienti da tutta la regione, davanti alla villa confiscata al boss della mafia del Brenta, Felice Maniero❓ 📌In questa settimana racconteremo, giorno per giorno, le esperienze e le attività, che svolgeremo assieme nel il “Giardino della legalità” a Campolongo Maggiore (VE).
E partiamo con 
📝”Domenica, dopo che i coordinatori Daniela, Fabrizio, Lorenzo e Francesco ci hanno accolto appena arrivati in villa, abbiamo avuto la possibilità di conoscerci, scherzare fra di noi e di sentirci a nostro agi o nonostante la timidezza. Arrivata l’ora di pranzo un gruppo di noi ha aiutato i cuochi, mentre gli altri approfondivano la conoscenza e si rilassavano. Da adolescenti viziati siamo riusciti in poco tempo a lamentarci del cibo proposto e del caldo anche se il caffè, “Temptation Island” e “Uomini e Donne” hanno messo tutti d’accordo e hanno fatto affiorare interessi comuni.
Il vero campo è iniziato nel pomeriggio con la presentazione del Progetto: ci è stato spiegato com’è nato, perché e quali obiettivi si vogliono raggiungere. Tra le voci più rilevanti citiamo Chiara Bonato Segretario SPI CGIL di Vicenza, Davide Vecchiato Presidente del Circolo Arci di Vittorio, Daniele Tronco Segretario SPI CGIL Metropolitano di Venezia. 
Sono seguite le interviste individuali con i coordinatori del campo per capire quali fossero le nostre attitudini e preferenze; nel frattempo i ragazzi non intervistati, seduti in giardino, organizzavano il cartellone per le regole comuni e i turni in cucina. Finite le interviste i coordinatori ci hanno dato un rotolo di carta igienica dicendoci di prenderne quanto avremmo ritenuto necessario per andare in bagno, alla fine del giro – SORPRESA! – dovevamo raccontare per ogni strappo qualcosa di noi. Voi cosa ci avreste raccontato? Alcuni, avendo preso troppa carta, ci hanno rivelato ogni dettaglio della loro vita. Fra imbarazzo, timidezza e risate ci siamo trovati a condividere fatti personali con persone appena conosciute.
Subito dopo i coordinatori ci hanno dato qualche dritta e qualche altra regola, poi ci siamo diretti alle docce per prepararci alla cena a base di pollo, polenta e anguria. 
Dopo la cena all’ aperto abbiamo avuto del tempo per noi e alle 22:00 ci siamo riuniti per i giochi. Seduti in cerchio ci siamo destreggiati tra indovinelli e rompicapi e nonostante gli aiuti da parte degli altri giocatori alcuni faticavano a trovare le soluzioni. Per concludere, ognuno ha espresso i propri progetti e le proprie perplessità riguardo il prossimo futuro. Alle 24:00 la maggior parte di noi, ormai stanchi, è andata a dormire”. 
Anita, Chiara G., Chiara B., Laura

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