La memoria. Continuità di vita, azione, sentimento. Ricordo perenne, da tramandare e conservare gelosamente.
Una testimonianza forte, quella per la commemorazione dei 77 anni dalla morte di Silvio Trentin – con una cerimonia intensa e commovente al Cimitero e all’Auditorium di San Donà di Piave , che ha visto ripercorrere le opere, le lotte, gli affetti e gli ideali, quali trascrizione indelebile dell’intensa esistenza e grandezza di un uomo e padre, partigiano, sindacalista, giurista, docente e tanto altro.
Inaugurato il restauro della sua tomba gentilizia riportata alla sua originaria autorevolezza, a testimonianza perenne di come la vita di un singolo possa influire e migliorare la vita di una collettività intera, i cui odierni figli si sono stretti nell’abbraccio e nel ricordo riconoscendosi sotto la bandiera comune della libertà e della democrazia, insostituibili e preziosi valori insiti in Silvio Trentin. Valori pregnanti e vitali, perpetrati altresì dai figli Franca, Bruno e Giorgio.
Alla cerimonia, i saluti e gli interventi di Familiari, Autorità, Amministratori, ANPI Sindacalisti, – tra cui Ivan Pedretti, Segretario nazionale SPI CGIL – e tanti altri, a ricordare opere e aneddoti di Silvio Trentin e del fluire di un tempo che continua a vivere e che appartiene a tutti noi.
Sì. Storia e Memoria. Binomio imprescindibile per il nostro Futuro.