“E’ una iniziativa, che lo SPI Veneto ha avviato da molto tempo e ora ne discutiamo in un contesto molto complicato. I Piani di Zona Straordinari interessano tutta la nostra Organizzazione”. Queste le parole con cui Daniele Tronco, Segretario generale SPI CGIL Metropolitano Venezia, ha aperto la riunione sui Piani di Zona Straordinari, quale approfondimento delle proposte del Sindacato sulla programmazione Socio sanitaria in Veneto in tempo di Covid.
“Va ricordato, che il PDZ è lo strumento di programmazione con il quale si ridisegna il sistema integrato dei servizi sociali nel Territorio e che i Piani di Zona Straordinari dovranno essere completati entro il 28 febbraio 2021, tempi stretti, cerchiamo di declinare territorio per territorio”- commenta Renato Bressan, della Segreteria SPI CGIL Veneto, che ha illustrato la Presentazione Linee guida e Normativa – coadiuvato nell’analisi da Gino Ferraresso – “…promuovere una programmazione sociale integrata e favorire l’equità territoriale…” – del Dipartimento Welfare SPI CGIL Veneto.
A seguire, il contributo di Francesca Benvegnù, responsabile del Dipartimento Socio-sanitario SPI CGIL Metropolitano Venezia -“…premessa a ogni discussione seria è che isorisorse il lavoro dei Tavoli è risibile…” – e di Marco Busato, della Segreteria FP CGIL Venezia, per il quale -” …è indispensabile che le ULSS aprano immediatamente Tavoli con le Organizzazioni sindacali. La NON programmazione fatta in questi anni è la vera emergenza, mostrando tutte le sue crepe nella carenza di medici, lentezza nelle assunzioni negli ospedali e nelle RSA e tanto altro…”.
Vista l’importanza del tema, sono stati molti gli interventi a seguire, fino alle conclusioni di Ugo Agiollo, Segretario Generale CGIL Metropolitana Venezia, che nel suo excursus denuncia, altresì, la mancata attivazione – da parte della Regione Veneto – dell’App Immuni, con grave danno e beffa nei confronti dei tantissimi cittadini che l’avevano già prontamente installata.