Ciao Albino.
Una foto che racconta più di mille parole, scattata in occasione del “Giardino della Legalità”, il laboratorio formativo organizzato dallo SPI nei luoghi confiscati alla mafia. Albino Casarotto, sessantottenne mirese, cucinava e portava in tavola il cibo ai ragazzi, puliva e allestiva la struttura liberata dalla mafia.
Un compagno umile e generoso – così lo ricordano i pensionati dello SPI CGIL Metropolitano Venezia – indispensabile per la sua cultura pragmatica e precisa, che lavorava con grande impegno, senza porsi troppe domande, ma con la consapevolezza dello scopo nobile: la salvaguardia dei valori del Sindacato e della sinistra.
Apparteneva alla LEGA SPI di Mira, ed era sempre presente alle iniziative organizzate dallo SPI in Riviera del Brenta, dalle Feste di LiberEtà alla Pastasciutta Antifascista, alla Festa del Primo Maggio a Mira, senza dimenticare le manifestazioni a Roma e in vari luoghi d’Italia e non ultimo, il suo impegno come volontario nei giorni del terremoto a l’Aquila come componente della delegazione dello SPI CGIL Metropolitano Venezia.
Sì, un gran lavoratore, a partire dalle mansioni più umili a quelle più impegnative. Sempre pronto e disponibile. Era davvero un uomo, un compagno, impareggiabile.
Ciao Albino, grande esempio per tutti noi.