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Anche i Segretari delle Leghe Spi Metropolitano Venezia, all’iniziativa del Coordinamento Donne

“Un benvenuto a tutte e a tutti a questa prima iniziativa del Coordinamento Donne SPI Metropolitano Venezia, allargato ai Segretari delle nostre Leghe territoriali. In questa fase, stiamo facendo un’esperienza singolare, impensabile, che va coniugata con il nostro asse valoriale. E’ altresì importante, tener presente tutti gli aspetti e connetterli con una dimensione che è il Sindacato, grande risorsa di appartenenza. E un pensiero va a chi non c’è più, perché quello che ci manca è anche l’energia dei corpi. Mancanze e presenze”.
🔶Queste le parole con cui Isabella Albano, quale responsabile del Coordinamento Donne Spi Cgil Metropolitano Venezia, ha aperto la videoconferenza, che ha visto una cinquantina di partecipanti e di Rosanna Bettella, della Segreteria SPI Regionale.
Tanti i temi trattati, anche a seguito delle molte iniziative per l’Otto Marzo -, rimaste in sospeso a causa del subentrare del Coronavirus – tra cui un laboratorio teatrale, danza creativa e presentazioni di libri.
🔶Nel suo intervento, Rosanna Bettella pone l’accento sul fatto di come “Le conoscenze tecnologiche sono molto importanti in questa fase, soprattutto per gli anziani soli e se non le conoscono, restano tagliati fuori. Tutti insieme dobbiamo ripartire dalle relazioni e nel dare un nuovo significato alle parole, riportando l’attenzione sui temi fondamentali per la persona”.
🔶”Molto importante l’iniziativa di oggi allargata ai Segretari e i temi affrontati oggi dobbiamo condividerli con tutti noi” – sottolinea Daniele Tronco, Segretario generale SPI Metropolitano Venezia, soffermandosi altresì, sul tema della violenza domestica, che vede un calo drammatico nelle segnalazioni, nonché delle pesantissime condizioni di alcune Case di Riposo, tra cui Fiesso d’Artico. Lo SPI è stato l’unico a denunciare immediatamente il contagio e solo adesso stanno uscendo i dati.
Il tempo per uscire da questa emergenza sarà ancora lungo – conclude Tronco – e il futuro coinvolge tutti noi, soprattutto gli anziani.Se non avessimo attivato le videoconferenze, saremmo rimasti un passo indietro. Ma, come sempre, lo SPI c’è”.

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